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Matteo alla Chitarra
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Anni
or sono sentii la chiamata… e immediatamente risposi. No no, state tranquilli,
non parlo di un’improbabile entrata in seminario… ci mancherebbe
altro… Era la musica che mi chiamava; la musica proveniente da uno strumento
a me all’epoca completamente sconosciuto. Era un suono dolce, pizzicato
e per usare un termine caro a colui che lo stava producendo direi che era “birichino”.
Prima di quell’istante la musica era stata presente nella mia vita solo
per il fatto che fa parte del mondo: ogni tanto sentivo qualche canzone e la
canticchiavo… insomma un po’ come tutti! In quel preciso momento
invece il suono di quella CHITARRA mi entrò in profondità nelle
vene e si innestò radicalmente nel mio cervello. Ormai era fatta: udendolo
la mia vita cambiò. La musica dà più di quanto chiunque
ne sia profano possa immaginare. Purtroppo a causa della mia scarsissima conoscenza
musicale di allora non posso dire con certezza quale tipo di suono fosse stato
a far scattare la molla ma da qualche tempo credo di essere venuto a capo di
questo dilemma. C’è un accordo, apparentemente banale, ma che arpeggiato
in un certo modo diventa a mio parere il mezzo musicale più potente in
assoluto. Intendiamoci, gradisco la musica in generale e più nello specifico
il suono nella sua essenza ma se dovessi fare una graduatoria sicuramente questo
avrebbe il posto d’onore. Si tratta del suono che produce il “MI-“.
Trasmette più emozioni di qualsiasi altro e per questo motivo credo fermamente
che sia stata questa la famosa molla. Da allora è stata (ed è
tuttora…) una continua ascesa nella conoscenza del suono. In questi anni
nella mia vita musicale si sono susseguite svariate persone con le quali ho
condiviso gioie e dolori e le emozioni sono state tante.
Da qualche tempo a questa parte ho intrapreso un’altra avventura: gli
SLAM si sono formati ben 6 anni fa, ma tra le varie vicissitudini che nasconde
il destino, la formazione attuale si è consolidata solo da un annetto.
Devo dire che quando gli equilibri interni di un gruppo vengono modificati non
è sempre immediata la ripresa del GROOVE (parola sconosciuta ai più…
e forse non appresa appieno nemmeno da noi… ma che starebbe ad indicare
l’intesa perfetta tra i vari componenti della band in modo da formare
un elemento unico) ma, con impegno, stiamo riuscendo a raggiungere livelli tutto
sommato buoni. La voglia e l’entusiasmo non ci mancano quindi non vi resta
altro che testare “con orecchio” cosa siamo capaci di fare… |
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